Si è svolta ieri (venerdì 17 maggio) l’annuale assemblea dei soci per l’approvazione del Bilancio di Coopattiva coop. Sociale onlus. “Un’assemblea come sempre speciale e, se possibile, quest’anno ancora di più” – ha dichiarato Giorgio Sgarbi (Responsabile commerciale Coopattiva) – “se consideriamo che abbiamo deciso di svolgerla per la prima volta in un giorno lavorativo, fermandoci tutti per presentare ed approvare i conti economici, certamente, ma soprattutto per incontrarci e aggiornarci sulle tante importanti novità”.

Per citare qualche dato significativo presentato in assemblea, Coopattiva è passata dagli 840.000 Euro di fatturato da produzione del 2016 a oltre 1.082.900 Euro del 2018. A cui vanno aggiunti, sempre per il 2018, 489.400 Euro circa per il fatturato da servizi socio educativi e altri servizi alle imprese per un totale 2018 di oltre 1.572.000 Euro di fatturato totale. Aumentato anche il personale in cooperativa, che è passato dalle 64 unità del 2016 alle 79 di fine 2018.

“Una sottolineatura meritano le cosiddette Convenzioni articolo 22”, ha ricordato Giorgio Sgarbi. Anche queste sono aumentate, passando da 7 convenzioni e 9 unità coperte (2016) a 10 convenzioni e 20 unità coperte (2018). “L’incremento del personale – ha continuato Sgarbi – è dovuto all’aumento delle Convenzioni, con le quali le aziende assolvono l’obbligo dell’assunzione di personale con disabilità, affidando commesse di lavoro alle cooperative sociali”.

Nel corso dell’assemblea sono state presentate le più importanti novità. Tra queste meritano una menzione il progetto di Agricoltura sociale “Natura che cura” che opera su un terreno agricolo di Nonantola, lanciato lo scorso anno e oggi nel pieno delle attività. “Il progetto è decollato la scorsa primavera anche grazie a una campagna di crowdfunding”,  ha spiegato Maria Carla Scala. “Oggi – ha proseguito – Coopattiva sta svolgendo la coprogettazione con i Servizi dell’Unione del Sorbara per attività di laboratorio agricolo rivolte a persone in carico ai Servizi dell’Unione”. Gli orti nonantolani di Coopattiva si stanno facendo conoscere e apprezzare. Basti pensare che “Natura che cura” fornisce, in stretta collaborazione con Caritas diocesana di Modena, una parte degli ingredienti freschi della mensa del modenese Centro di accoglienza  “Papa Francesco”.

A proposito di crowdfunding non è mancato il lancio della campagna di raccolta fondi 2019). Quest’anno il titolo del progetto è particolarmente intrigante: “Inclusione 4.0”. “Facciamo inclusione – ha raccontato a tutti i presenti Fabrizio Nini (Responsabile delle sedi Coopattiva di Pavullo e Sant’Antonio) – e la facciamo puntando anche all’innovazione tecnologica, e quindi ad attività professionalizzanti e di valore”. La campagna di crowdfunding, lanciata da poche ore, ha per oggetto l’acquisto di una avvenieristica macchina per il taglio ceramico di grande formato a controllo numerico (per approfondimenti e donazioni: www.ginger.it). “Questo – ha proseguito Fabrizio Nini – significa grande dignità per i nostri lavoratori, e nuove possibilità per noi, che ci offriamo al mercato ceramico come fornitore con il massimo della tecnologia e delle potenzialità. E con un valore sociale in più”.